Milan, il puzzle per la fascia destra: spuntano i nomi di Isaksen e Traoré
L'intreccio è laborioso. Ha cento sfumature e altrettante potenziali sliding doors. E' complicato farsi un quadro chiaro perché le variabili in ballo sono parecchie: due zone del campo da fortificare, da nobilitare, e riflessioni accurate sul modo migliore per assegnare la seconda e ultima casella da extracomunitario. Valutazioni in corso, a Casa Milan, e non sono semplici.
Via libera al dibattito, anche se a prescindere dal nome su cui cade la scelta, ci sarebbe una zona importante di campo che resta con la coperta corta. Una prima riflessione potrebbe essere legata all'arrivo di Pulisic, impiegabile senza problemi sulla destra. Il Milan però l'ha comprato soprattutto per piazzarlo al centro della trequarti. La seconda riflessione nasce dalle difficoltà di arrivare a Chukwueze. Nonostante il contratto del nigeriano con gli spagnoli scada fra un anno, il club giallo sa di maneggiare un elemento di chiaro interesse e spara alto. Circa 35 milioni: al momento la forbice con l'offerta del Milan è sui 10. Sufficientemente ampia da far presagire una trattativa lunga, e che non necessariamente potrebbe concludersi con la fumata bianca. Occorre infatti considerare anche il fattore tempo: "scommettere" sul buon esito dell'operazione Chukwueze, armandosi di pazienza per convincere il Villarreal, potrebbe significare veder sfumare altri obiettivi. Una soluzione - non per forza di cose la migliore, ma comunque una soluzione - potrebbe essere quella di portarsi a casa Taremi, utilizzare Pulisic bi-partisan, e mettere in atto il piano B per la fascia destra. Due i papabili, in questo caso: Isaksen, 22enne danese del Midtjylland, e il 27enne Adama Traoré, che si è appena svincolato dal Wolverhampton. In base a tutte queste riflessioni appare ovvio che se il Milan riuscisse a chiudere con Chukwueze, il nuovo centravanti dovrebbe avere passaporto comunitario.